Tab Article
La sorellanza, naturale ed elettiva, è uno dei temi che più ricorrono nella produzione femminile inglese tra le due guerre. In un importante momento di transizione nella definizione dell'idea di femminilità, la relazione sororale diviene il dispositivo testuale che attiva la dialettica tra tradizione e cambiamento, valori familiari e ricerca di una nuova etica, adesione a modelli convenzionali e desiderio di autodeterminazione. In particolare, attraverso i romanzi di May Sinclair, Elizabeth Bowen, Rosamond Lehmann si metterà in evidenza la duplice direttrice su cui si svolge questo confronto: sul piano del discorso, nelle strategie di riuso, emancipazione e resistenza verso gli schemi narrativi del Bildun gsroman e del romance, e sul piano simbolico, per mezzo della ricerca da parte delle protagoniste di una genealogia femminile di appartenenza. Al centro di questi romanzi si collocano personaggi di soglia, in-between tra i poli delle dialettiche delineate: sono eroine inizialmente condannate all'atopia e all'impossibilità di trovare una posizione al di fuori dell'ordine simbolico vigente, e alle quali l'alleanza sororale consentirà l'affrancamento dalle gabbie degli schemi e dei luoghi predeterminati.